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Antiche Arti Orafe: Sbalzo e Cesello

Sbalzo e cesello sono due tecniche che procedono parallelamente, l’una complementare all’altra, l’una il perfezionamento e il completamento dell’altra: una lavorazione artistica che si delinea e si perfeziona durante il processo di esecuzione e che agisce sulla materia prima lavorandola da più direzioni.

L’arte dello  sbalzo e del cesello, “la toreutica”, è nobile e antica: già praticata da Egizi,Cretesi, Greci e Romani. Lavori pregevoli ha lasciato nell’oreficeria il nostro Rinascimento, opere di sommi artisti, oltre il Cellini, quali Botticelli, Donatello, Ghiberti, Pollaiuolo, Verrocchio. Nella cappella della Chiesa di S. Nazaro a Milano si ammirano ricchi ceselli del IV secolo dell’era cristiana. Una bellissima testimonianza dal passato è la famosa Maschera di Agamennone: si tratta una maschera funebre in lamina d’oro rinvenuta nel 1876 a Micene dall’archeologo tedesco Heinrich Schliemann. Uno splendido esempio di sbalzo sono le armature ovvero vere e proprie sculture d’acciaio che si rifacevano alla tradizione militare romana e che furono di gran moda durante il Rinascimento; Filippo Negroli fu considerato da tutti come il primo tra i cesellatori che si dedicò alla realizzazione di queste armature-sculture.

Il cesello è uno dei numerosi utensili non taglienti atti a creare, a colpi di martello su lamine metalliche, un qualunque disegno a scopo decorativo. Per consentire le deformazioni plastiche del metallo, la lamina viene applicata su un pane di pece calda: viene così scaldata e poi lasciata raffreddare lentamente, ottenendo in questo modo la primitiva elasticità del metallo, senza alterarne le forme. Ogni cesellatore si costruisce i propri attrezzi, in virtù della necessità del momento, che restano così personali ed unici. Con lo stesso nome dell’utensile viene indicata l’opera finita dal cesellatore, ma laddove in conseguenza della lavorazione subita il lavoro si presenta più o meno in rilievo, alla parola cesello si associa quella di sbalzo. La differenza tecnica tra sbalzo e cesello è che per la prima il rilievo è ottenuto sulla faccia opposta della lastra operando così innegativo, mentre il cesello modella la lastra di metallo in positivo, arricchendola di dettagli. In ogni modo sbalzo e cesello sono sempre complementari, anche se vi possono essere opere solo sbalzate o cesellate. Un bravo cesellatore deve essere anzitutto un bravo disegnatore cosicché le possibilità di realizzazione con la tecnica dello sbalzo e del cesello diventano infinite.

Non esistono limiti per l’artista che con strumenti semplici e antichi può fare quasi tutto e dominare la materia senza offenderla ma esaltandola; proprio a causa di questa purezza e autenticità l’uso preferenziale di questi strumenti di lavoro è determinato dal fatto che essi non possono dominare lo svolgersi del lavoro, come invece può accadere per strumenti meccanici moderni, bensì obbligano a uno continuo sforzo creativo. Si impiega forse tempo maggiore, ma il tempo consente la riflessione e la riflessione aiuta la ricerca. L’arte diventa mezzo di espressione interiore, per dare forma alla bellezza e all’armonia che ognuno porta dentro.

 

*#TeletruriaGiovani è un nuovo progetto coordinato da Teletruria, nato dalla volontà di dare voce ai giovani. Il team di #TeletruriaGiovani è formato esclusivamente da ragazzi under 40 non giornalisti che, per il gusto di scrivere e per la passione di condividere le loro esperienze, hanno deciso di curare delle rubriche tematiche. I ragazzi sono tutti volontari e scelgono in autonomia i temi su cui scrivere.

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