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Villa Wanda respinto il ricorso la dimora resta alla famiglia

La corte d’appello di Firenze ha respinto il ricorso presentato dal procuratore di Arezzo Roberto Rossi contro la decisione del tribunale di non confiscare Villa Wanda, storica dimora di Licio Gelli sulle colline di Arezzo, che resta così nella disponibilità della famiglia. Per i giudici di appello la villa «non è frutto di riciclaggio». Licio Gelli la acquistò nel 1968: in quel periodo, secondo quanto spiegato, non esistevano prove di illeciti a lui attribuibili, pertanto non è stata considerata provento di traffici non chiari. L’appello ha confermato dunque la sentenza di primo grado, con la quale era stato deciso che l’immobile di Licio Gelli non era passibile di confisca

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