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Lavoratori e farfalle. Cremaschi apre la campagna elettorale di Potere al Popolo

Venerdì 19 gennaio alle ore 21:00 in via Garibaldi, 107 presso la libreria Feltrinelli sarà Giorgio Cremaschi, prima militante e poi dirigente FIOM, ad aprire ufficialmente la campagna elettorale per la lista Potere al Popolo ad Arezzo.Presenta il suo libro “Lavoratori come Farfalle” dove mette a confronto il mondo del lavoro degli anni ’70 con la realtà attuale, con lo  scopo, dichiaratamente di parte, di individuare la via per la quale il lavoro, i cui diritti durano poco come la vita delle farfalle, possa tornare ad essere centrale  in un Paese precipitato nella rassegnazione alla disoccupazione, alla disuguaglianza  crescente  e allo smantellamento della democrazia.Cremaschi ha aderito a Potere al Popolo sin dalla sua nascita lo scorso 17 novembre al Teatro Italia, convinto:dalle meravigliose compagne e i meravigliosi compagni dell’Ex OPG Je so’ pazzo di Napoli, che hanno avuto l’intelligenza e la determinazione di promuovere un fatto politico che in Italia non era mai avvenuto: un’autoconvocazione popolare e di classe per partecipare alle elezioni;da quel popolo e quei giovani che hanno colto l’appello e si sono uniti a militanti e a organizzazioni comuniste e socialiste che hanno, finalmente, deciso di mettere le loro forze a disposizione di un progetto diverso dai soliti, noiosi e dannosi, cartelli delle sinistre più o meno radicali;da quel popolo e quei giovani che denunciano e combattono lo sfruttamento e l’oppressione dei lavoratori, imposti da leggi e complicità vergognose;da quel popolo e quei giovani che vogliono togliere ogni fiducia a coloro che hanno fatto o permesso di fare leggi infami come il Jobsact, la Fornero, La Buona Scuola;da quel popolo e quei giovani che riescono a ribellarsi alla attuale schiavitù del lavoro;Quel popolo e quei giovani che sono colonna portante di Potere al Popolo e che rappresentano l’avanguardia di quella ripresa, diffusa in tutto il mondo occidentale, della lotta di classe che è un  obiettivo  essenziale per non lasciare la Costituzione nella carta straccia.

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