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La locandiera

Un’opera antica, ma sempre molto apprezzata, “La Locandiera” di Carlo Goldoni scritta nel 1751 è una commedia in tre atti che racconta le vicende di Mirandolina e della sua locanda sita nei pressi di Firenze.

Mirandolina, la locandiera per  l’appunto, è il classico esempio di donna intelligente e determinata, bella e consapevole di sé;  che riesce a destreggiarsi tra le continue lusinghe dei suoi ospiti ambendo in primo luogo al profitto della sua attività.

Si presentano presso la sua locanda, il Conte di Albafiorita, il Marchese di Forlimpopoli e il Cavaliere di Ripafratta.
Due cercano in tutti i modi di conquistare Mirandolina; sia il Conte che il Marchese utilizzano infatti mediocri tentativi di seduzione a cui la Locandiera non da alcuna importanza. La figura che più la intriga è quella del Cavaliere, misogino che decanta la bellezza della libertà dal matrimonio e dalle donne. Offesa da tale dire, la donna spiega in un monologo la sua volontà di far “cadere” il Cavaliere facendolo innamorare di lei.
Attraverso una serie di tranelli e piccoli giochi nascosti la donna riuscirà nel suo intento prendendosi gioco di quell’uomo tanto burbero. 
Il Cavaliere, in preda alla passione amorosa, farebbe di tutto per la sua Mirandolina che, soddisfatta di aver realizzato il suo piano, rifiuta un dono da parte del cavaliere e annuncia il suo matrimonio con Fabrizio, unico uomo che lavora con lei, scelto dal padre (in punto di morte) come suo futuro marito.
Il Cavaliere perciò è costretto ad abbandonare su tutte le furie la locanda, dove è stato vittima non solo di un tranello, ma anche dell’amore e della donna che lui tanto aveva disprezzato.

La scelta di Mirandolina si presenta, per molti, come la voglia di una donna di riscattarsi dal dire severo di un uomo.
Il suo obbiettivo è quello di dimostrare che l’intelligenza della donna supera ogni ostacolo e riesce a ad ammaliare con la sola astuzia qualsiasi sciocco che osa giudicare male le donne e i loro atteggiamenti.

 

*#TeletruriaGiovani è un nuovo progetto coordinato da Teletruria, nato dalla volontà di dare voce ai giovani. Il team di #TeletruriaGiovani è formato esclusivamente da ragazzi under 40 non giornalisti che, per il gusto di scrivere e per la passione di condividere le loro esperienze, hanno deciso di curare delle rubriche tematiche. I ragazzi sono tutti volontari e scelgono in autonomia i temi su cui scrivere. 

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