«L’unico posto in cui potete trovare il buio assoluto è dentro una grotta, nemmeno nello spazio siderale c’è così poca luce»: così ha esordito la nostra guida non appena il primo sensore ha fatto scattare le luci all’imboccatura dell’Antro del Corchia, illuminando la grotta come fosse la bocca di un Exogorth.
Con le dovute differenze tra noi e l’equipaggio del Millennium Falcon, una volta varcata la soglia marmorea dell’Antro ci sentiamo un po’ tutti ardimentosi e assetati di avventura. Rassicurati da quella cosa che è sempre mancata ai veri avventurieri ed esploratori: l’essere in sicurezza. Ci sono, infatti, camminamenti di acciaio e alte balaustre, e i rari tratti di nuda roccia sono adatti anche ai piedi poco esperti; basta solo ricordarsi di poggiare bene i talloni (l’umidità è quasi al 100% e tutto è coperto di un leggero strato d’acqua purissima) e guardare dove li mettiamo, anche se è difficile, vista la bellezza del posto. Ogni metro di percorso meriterebbe una sosta, per ammirare a bocca aperta e naso in su la “gran valentia” dell’artista Natura: architetta, pittrice, scultrice.
Le parole della guida (una ragazza simpaticissima e preparata) illuminano la nostra profonda ignoranza in fatto di speleologia e geologia, mentre la luce elettrica fa brillare “La capanna”, “L’albero di baobab”, “L’aquila”, o accende di riflessi un placido laghetto.
In una grotta tutto è puro: il suono, che rimbalza elastico tra le pieghe della roccia; l’acqua, che ha pazientemente scavato, limato e scalpellato tutto, e che ci fa una sorpresa apparendo sotto forma di una cascatella dietro uno sperone; l’aria, talmente pulita che quando usciamo fuori (dopo due ore di cammino passate velocissime), ci arriva subito una zaffata di “puzzo del mondo”.
Cose che Jules Verne ci invidierebbe.
*#TeletruriaGiovani è un nuovo progetto coordinato da Teletruria, nato dalla volontà di dare voce ai giovani. Il team di #TeletruriaGiovani è formato esclusivamente da ragazzi under 40 non giornalisti che, per il gusto di scrivere e per la passione di condividere le loro esperienze, hanno deciso di curare delle rubriche tematiche. I ragazzi sono tutti volontari e scelgono in autonomia i temi su cui scrivere.