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Dolci sorprese

Oggi con l’aiuto di  uno scritto di Andrea Camilleri, tratto da: “Racconti quotidiani” edito nel 2001,vorrei farvi conoscere una delle feste più antiche della mia regione, si tratta della festività dei morti celebrata come tutti sappiamo il 2 novembre.

“Un tempo per i Siciliani il giorno dei morti era un giorno davvero speciale, per i bimbi era ricco di attesa e dolci sorprese!”

Infatti nella notte tra il primo e il due novembre, i bambini ricevevano in dono dai morti, giocattoli e dolciumi di ogni tipo, che venivano riposti all’interno di una cesta nascosta in casa. I  morti non sono i fantasmi col lenzuolo bianco o le spettrali figure che popolano le strade la notte di Halloween, sono semplicemente i parenti defunti che “non fanno spavento”.

L’autore dice testualmente:

“Mai più riproverò il batticuore della trovatura quando sopra un armadio o darrè una porta scoprivo il cesto stracolmo. I giocattoli erano trenini di latta, automobiline di legno, bambole di pezza, cubi […] che formavano paesaggi.”

Dalle parole dell’autore si evince chiaramente la gioia di quei momenti, contornata oltre che dai giochi, da dolci prelibatezze tipiche di questa festa. La frutta martorana, marzapane modellato e dipinto da sembrare frutta, “rami di meli” fatti di farina e miele, “mustazzola” di vino cotto e altre delizie. Inoltre non mancava mai nella tradizionale cesta il “pupo di zucchero” che in genere raffigurava un bersagliere, una ballerina o un cavaliere.

Ancora oggi passeggiando per le vie del centro nei giorni che precedono questa festività, ci si imbatte in coloratissime bancarelle ricche di caramelle di ogni tipo, che espongono capolavori in zucchero, pronti ad addolcire il fortunato bambino che li riceverà.

Sia i pupi che la frutta martorana sono una vera e propria forma d’arte; i processi di realizzazione sono lunghi e complessi, ma il risultato è assolutamente strabiliante. Le vetrine delle pasticcerie si trasformano in palchi teatrali dove si possono ammirare ogni genere di frutto e alimento tipico siciliano,realizzato rigorosamente in pasta di mandorle.

Certamente col tempo questa tradizione è andata scemando ed i bambini oggi non vanno più alla ricerca della cesta ricca di giocattoli, ma in Sicilia le tradizioni non scompaiono del tutto, affiancano i tempi che corrono velocemente e fanno da sfondo alla nostra realtà.

Per cui se un giorno vorreste immergervi in un mondo magico come fosse il “paese dei balocchi”, non esitate a raggiungere la Sicilia terra bellissima e ricca di meraviglie. 

 

Di seguito il link che rimanda allo scritto di Camilleri:

https://siciliaospitalitadiffusa.it/it/il-giorno-dei-morti-raccontata-da-andrea-camilleri  

 

*#TeletruriaGiovani è un nuovo progetto coordinato da Teletruria, nato dalla volontà di dare voce ai giovani. Il team di #TeletruriaGiovani è formato esclusivamente da ragazzi under 40 non giornalisti che, per il gusto di scrivere e per la passione di condividere le loro esperienze, hanno deciso di curare delle rubriche tematiche. I ragazzi sono tutti volontari e scelgono in autonomia i temi su cui scrivere.                                                      

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