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Casa Pound prende posizione sullo stato degli autobus

Casa Pound prende posizione sulla situazione degli autobus. “Mancanza del kit di pronto soccorso, sedili rotti, assenza di estintori, porte che non si chiudono, autobus che a volte partono senza obliteratrici, tutte le spie allarmi accese sul display dell’autista, contachilometri che non funziona da un anno, autisti costretti a utilizzare tappi per le orecchie a causa dei rumori provocati dalle parti traballanti dei mezzi. Altro che controlli annunciati dalla Provincia, questo è lo stato in cui versano da troppo tempo gli autobus Tiemme, come dimostrano le nostre foto.”Maggiore qualità del servizio per i clienti e più tutela per i dipendenti – ad affermarlo è Francesco Campa, responsabile provinciale di CasaPound Arezzo – questo è quello che CasaPound chiede, ancora una volta, a Tiemme. E pensare che, guardando sul sito aziendale, questa frase compare fra gli obiettivi della società di trasporti. Ad ottobre siamo saliti sugli autobus Tiemme per denunciare i continui fatti di cronaca avvenuti sui bus cittadini ad opera di immigrati. A novembre abbiamo appeso uno striscione per sollecitare Dindalini ad una presa di posizione a favore dei propri dipendenti, per garantire loro una maggiore tutela”. “Apprendiamo che la Provincia ha deciso finalmente di attuare controlli costanti, ma in questi giorni abbiamo fatto altri sopralluoghi negli autobus cittadini e le nostre foto evidenziano una grave mancanza di manutenzione e di sicurezza”, denuncia Campa. “L’azienda, come riportato sul Decreto Legislativo 81/2008, è tenuta a far svolgere ai dipendenti la propria attività lavorativa in sicurezza, senza esporli a rischio di incidenti – specifica il responsabile di CasaPound – con l’acquisto del biglietto, invece, viene stipulato un contratto che impegna la Società a far viaggiare i propri clienti in condizioni di sicurezza e tranquillità.”Il datore di lavoro è, ai fini del Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, il principale soggetto sul quale ricadono obblighi, prescrizioni e anche sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro – prosegue il portavoce – dovrà aumentare anche la vigilanza all’interno dei mezzi per ostacolare i passeggeri colpevoli dei danneggiamenti alle strutture o di violenze nei confronti di autisti e controllori”.A Roma, una settimana fa, ha preso fuoco un autobus dell’ATAC che ha acceso l’attenzione sulla problematica relativa all’assenza di manutenzione e ha svelato un dato gravissimo: 67 mezzi in fiamme in tre anni, dieci in cinque mesi nel 2018.”Ogni bus Tiemme percorre di media 34 milioni di km/anno, dobbiamo intervenire subito – conclude Campa – il nostro materiale sarà a disposizione del Presidente Massimiliano Dindalini, del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) e del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS), ai quali ci rendiamo disponibili per un incontro”.

 

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