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Wiener Schnitzel addicted!!!

Lo scorso fine settimana sono andata a Vienna per lavoro ed è stato inutile nascondere il mio entusiasmo non solo all’idea di ammirare la capitale austriaca, ma anche di assaggiare nuovamente i suoi piatti. Il fascino della cucina austriaca risiede nelle sue origini storiche, legate all’impero Asburgico e alla sua posizione, tra l’Europa orientale e quella occidentale. La vastità della monarchia imperiale di un tempo consentì quindi, la commistione tra culture diverse, popoli e tradizioni gastronomiche che con mille influenze, hanno poi dato origine alla cucina odierna; polacchi, ungheresi, francesi, slovacchi e italiani hanno lasciato in eredità un po’ dei loro sapori e delle loro tradizioni, rendendo la cucina austriaca un crogiolo di culture e sapori diversi.

E con questo spirito, immagino il mio itinerario gastronomico…

In Austria si mangia presto, forse un po’ troppo, e così alle 12.00 mi ritrovo già con le gambe sotto al tavolo e “incredibilmente” con lo stomaco pronto per pranzare.

Ci troviamo in un ristorantino vicinissimo alla Cattedrale di Santo Stefano, uno dei simboli della città, dal nome un po’ complicato, Plachuttas Gasthaus zur Oper, ma dall’aspetto davvero interessante. Esternamente c’è un grande dehor, accogliente e riparato da una grande tettoia, l’arredamento è classico ma al contempo elegante e curato. Gli interni, invece, sono una sorpresa! I colori sono prevalentemente chiari, i tavoli con sedie in legno e tovaglie bianche sono moderni e il tutto è volto a donare una luce bellissima e rillassante; l’ambiente è inoltre impreziosito da piastrelle in ceramica bianca alle pareti con dei piccoli appendiabiti disposti in modo sfalsato e armonioso.

Il menu è molto vario e al suo interno sono presenti tutte le specialità viennesi fra cui l immancabile Wiener Schnitzel, scelta da tutti i componenti del tavolo. Questo piatto, molto simile alla cotoletta alla milanese, ha un’origine misteriosa; molti credono che siano stati proprio gli Italiani ad importare questa ricetta e tutt’oggi si aprono mille diatribe su quale delle due sia effettivamente l’originale. Al contrario invece, gli italiani hanno contribuito alla cucina austriaca con il lesso che ha poi ispirato il classico bollito viennese “Tafelspitz”. Un’ipotesi più plausibile, collega la Schnitzel al “pollo alla viennese” che, già tempo addietro, veniva impanato e fritto nel grasso; infatti è proprio questo che rende la Wiener Schnitzel unica: la frittura.

La scelta è risultata assolutamente azzeccata, la carne era dorata e sottile al punto giusto, croccante all’esterno e morbida all’interno, davvero ottima! Come contorno hanno poi servito patate tagliate a cubetti e fritte, la classica insalata di cetrioli con panna acida ed erba cipollina e una salsa ai frutti rossi a parte, perfetta per sgrassare il sapore della frittura.

Ovviamente non poteva mancare il dolce, sopratutto in una delle città in cui i dolci sono una specialità.

In previsione di una sacher nel tardi pomeriggio, magari anche con the che, come sappiamo, depura… Ho optato per la meravigliosa Kaiserschmarren o frittata dell’imperatore, un dolce della tradizione imperiale, che ricorda una crepes, tagliato a pezzettoni e condito con uvetta e cosparso di zucchero a velo e, a volte, marmellata ai mirtilli. Generalmente viene cotta in una padella in cui è stato fatto sciogliere abbondante burro e poi viene stracciata proprio durante la cottura fino a che assume il caratterisco colore dorato.

Insomma un pranzo imperiale, in pieno stile viennese, a due passi dalla cattadrale e in un posticino caratteristico ma non scontato.

Buon appetito!

#TeletruriaGiovani è un nuovo progetto coordinato da Teletruria, nato dalla volontà di dare voce ai giovani. Il team di #TeletruriaGiovani è formato esclusivamente da ragazzi under 40 non giornalisti che, per il gusto di scrivere e per la passione di condividere le loro esperienze, hanno deciso di curare delle rubriche tematiche. I ragazzi sono tutti volontari e scelgono in autonomia i temi su cui scrivere

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