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Inchiesta Coingas, le intercettazioni

Inchiesta Coingas, procura al lavoro sul materiale raccolto durante le perquisioni a carico della sede dell’azienda partecipata del comune di Arezzo, nell’assessorato al bilancio e nell’ufficio partecipate del comune di Arezzo. Al centro dell’inchiesta, che ha portato alle ipotesi di accusa di peculato, abuso d’ufficio e favoreggiamento, ci sono le consulenze da 440 mila euro pagate a due studi professionali tra cui quello del commercialista Marco Cocci il cui nome figura tra quelli degli indagati. Cifre sulle quali i sindaci revisori prospettavano da tempo gravi perplessità e sulle quali non avevano dato parere positivo. Sulla base di quanto messo insieme dalla magistratura, ci sarebbero telefonate che attesterebbero la necessità di “trovare delle soluzioni efficaci per sistemare le cose”. In una telefonata ricevuta dall’assessore al bilancio Alberto Merelli, che risulta indagato insieme all’ex presidente di Coingas Sergio Staderini, all’attuale Franco Scortecci, al commercialista Marco Cocci e ad un’impiegata dell’azienda ci sarebbero evidenti pressioni per rimuovere, in caso di mancato parere favorevole alle consulenze, il presidente dei sindaci revisori, dal proprio incarico. Sergio Staderini, in qualità di amministratore unico di Coingas Spa, dovrà rispondere dell’accusa di peculato poiché, stando a quanto sostenuto dalla procura, avrebbe erogato 144.487,64 euro in favore di Marco Cocci il quale nel decreto di perquisizione figura come “istigatore e beneficiario”. Per motivazioni personali Staderini, essendo nella disponibilità di accedere ai fondi della società, avrebbe corrisposto la cifra al professionista tra il 2018 e il 2019 per attività di consulenza avendo esse “finalità di mera copertura contabile” poiché tali prestazioni risulterebbero “irrilevanti per le finalità ed attività sociali e comunque incongrue rispetto all’entità dei compensi”. Sintesi analoga anche la ricoscruzione del rapporto tra Staderini e Merelli. Anche in questo caso le accuse sono di peculato. La procura contesta l’erogazione da parte di Coingas su indicazione, presunta, di Merelli, di 304.008,48 euro ad uno studio legale di Arezzo per “attività di consulenza”. Favoreggiamento personale è invece l’accusa di cui devono rispondere la funzionaria e Scortecci. L’accusa di abuso d’ufficio riguarda invece Scortecci, Merelli e Cacioli poiché avrebbero procurato “ingiusto profitto” a loro stessi oltre che Staderini, Cocci e allo studio legale, e “ingiusto danno” al Comune di Arezzo socio di maggioranza di Coingas

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