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Pd, dopo la vittoria di Simona Neri, cerca un accordo per ripartire

La vittoria a Laterina-Pergine di Simona Neri (nella foto) restituisce il sorriso al Pd aretino dopo un periodo decisamente controverso. Un nuovo passo falso alle urne sarebbe stato deleterio per un partito che è alla perenne ricerca di se stesso dopo il tonfo del 4 marzo dove per la prima volta non è riuscito ad eleggere un suo rappresentante alla Camera dei dei Deputati. C’è attesa per l’appuntamento di giovedi in Piazza Sant’Agostino dove è stata convocata la Direzione provinciale del partito che dovrà nominare la Segreteria. Le minoranze avevano reclamato maggiore visibilità e un deciso cambio di indirizzo nella linea politica. A suo tempo Albano Ricci apri’ la porta a possibili soluzioni, che tuttavia non dovevano stravolgere quella che era stata l’indicazione dal congresso. E’ chiaro che nel partito l’articolazione è molto più complessa. Dietro l’angolo spunta il congresso regionale e di seguito quello nazionale. I riposizionamenti sono in atto e l’assalto alla cittadella renziana è palese. Resta da chiedersi cosa faranno proprio i più stretti seguaci del senatore di Scandicci. Dopo Ponticino, dove intervenne alla Festa delle Acli aretine, in una intervista al Corriere della Sera, Maria Elena Boschi, ha illustrato la road map dei renziani.Per la Boschi il partito devre ritrovare unità e compattezza. Gli avversari sono le Lega e i Cinque Stelle e non le contrapposizioni dialettiche tra Renzi, Martina, Gentiloni e Orlando. In chiave aretina la vittoria di Simona Neri ridà fiato anche ai renziani e permette di fare un bel sospirone a chi del Pd, tiene un posto di comando nelle varie partecipate. E la Neri, in prospettiva Provincia, ha buone chanche di succedere al compaesano Roberto Vasai.

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