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Ghinelli, “Ato unico dei rifiuti, dubbi anche da Anci”

“Condivido pienamente i dubbi emersi all’Assemblea dei Sindaci toscani circa la proposta della Regione di addivenire ad un ATO unico sui rifiuti. Fin dall’inizio di questa proposta regionale come Presidente di ATO Toscana Sud ho espresso totale contrarietà a questa ipotesi perché sono certo che non porti nulla in termini di efficacia e di efficienza per i territori ma al contrario rafforzi un centralismo regionale che tanto fa male al settore dei servizi per i cittadini”. Così il Sindaco di Arezzo e Presidente di ATO Toscana Sud Alessandro Ghinelli commenta l’esito dell’Assemblea di ANCI Toscana tenutasi ieri (giovedi 28 settembre) a Firenze. Proprio il nuovo assetto sulla gestione dei rifiuti proposto dalla Regione è stato uno dei temi centrali dell’Assemblea. “Mi pare che da parte dei Sindaci cominci a maturare la convinzione che sia necessario un confronto più serrato con la Regione Toscana, che permetta di mettere sul tavolo l’esperienza degli amministratori locali evitando decisioni unilaterali in settori strategici come quello dei rifiuti”, continua Ghinelli. “Come Presidente di ATO Toscana Sud credo utile armonizzare le politiche tra i tre Ambiti, anche trovando soluzioni di collaborazione e di omogeneizzazione, ma proprio per questo l’idea di un ATO unico, assolutamente incapace di leggere le esigenze dei territori, rappresenta la peggiore scelta possibile in un settore come quello dei rifiuti che a livello toscano marcia a velocità diverse e con punte di eccellenza putroppo vanificate da criticità altrettanto forti in molte parti della Toscana. Il documento di ANCI sollecita gli ATO ad una necessaria sinergia e come Presidente di ATO Toscana Sud sono disponibile fin da adesso ad una collaborazione stretta con gli altri Presidenti. Su temi come questi la Regione deve necessariamente comprendere che il percorso seguito fino ad oggi necessita di un cambio di passo: prima il confronto con i Sindaci e con i Presidenti di ATO e solo dopo la formalizzazione di proposte che altrimenti rischiano di essere completamente estranee alle esigenze vere dei Comuni toscani”.

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