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Arriva ad Arezzo Alcatraz, lo spettacolo di Psychiatric Circus

Dal 8 AL 18 FEBBRAIO arriva AD AREZZO “Alcatraz “, il nuovo spettacolo di circo-teatro firmato da Psychiatric Circus, lo show rivelazione degli ultimi anni che ha fatto divertire tutta Italia. Dopo il grande successo del debutto di Castel Bolongese con oltre 20mila presenze e Forlì con 28mila presenze, Parma 32 mila, Reggio Emilia 43 mila visitatori. La direttrice artistica e regista Sandy Medini prosegue nel proporre uno stile moderno di concepire lo spazio scenico costruito su equilibri artistici giocosi e riflessivi. «Il nostro intendo è quello di proporre uno show dalle tinte forti che però riesca a coinvolgere e divertire il pubblico – spiega la regista – Acrobatica, Teatro e Cabaret rappresentano i punti chiave dai quali partire per raccontare storie grottesche, esperienze amare che prendono forma attraverso immagini poetiche e suggestive, capaci di emozionare. Senza dimenticare, però, che accanto alla brutalità dell’animo umano, si possa reagire anche attraverso il sorriso».Ambientato tra le mura della celebre prigione di San Francisco, “Alcatraz” è uno spettacolo inedito a metà tra circo e teatro, con un ricco cast internazionale di acrobati, artisti circensi e attori, tra cui Alberto Gamberini, attore teatrale che ha lavorato per dieci anni con Paolo Poli. Uno spettacolo che si propone a una platea italiana ed europea come novità assoluta, con tanta interazione con il pubblico e ricco di colpi di scena, accompagnato da una colonna sonora a tinte rock, con un musiche originali.Lo spettacolo racconta le vicende dei detenuti di “Psychiatric-Alcatraz”, persone trasformate in codici e corpi che subiscono abusi e soprusi, fino a diventare contenitori vuoti. Ma all’interno di quelle mura chi è il vero criminale? Chi disobbedisce alle regole della società o un’istituzione contraddittoria e ipocrita che si prefigge lo scopo di punire senza sofferenza? Per il direttore del penitenziario non  vi sono dubbi: chi si trova in stato di detenzione è un fuori-legge, è come tale va trattato. Tra un colpo di scena, un sussulto e una risata, al pubblico non rimane che una certezza: la prigione di “Alcatraz” è un labirinto e solo chi sentirà il rumore del cancello chiudersi alle spalle, capirà che la sua vita è finita. 

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