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Quella nuova criminalità che viaggia di pari passo con le migrazioni

Come non dare ragione al Comandante dei Carabinieri. Le classifiche fanno piacere, ma quello che conta resta il lavoro quotidiano. Che Arezzo sia una città tranquilla ci  gratifica. Presenta delle criticità che debbono essere risolte. Sappiamo quali sono e visto che la città è piccola, rimane anche di facile controllo. Se facciamo i conti, Arezzo da sola ha gli abitanti di Centocelle a Roma. Ma di che cosa parliamo allora? Eppure è opportuno non cantare vittoria visto che appena qualcuno ha messo il cappello su quei parametri, tac, è arrivata la notizia del tentato furto con spaccata in un noto bar del centro, in una zona già di suo famosa per certe presenze. Ma torniamo alle parole del Colonnello Ligato sulla Nigerian Connection, “un fenomeno di criminalità sconosciuto da queste parti”. Il merito dell’Arma è stato quello di avere scoperchiato un giro pericoloso con un paziente lavoro di intelligence, che guarda caso si forma proprio nelle città di passaggio dove c’è una stazione ferroviaria. L’idea del movimento è fondamentale per questo nuovo tour della criminalità. Ecco perchè qui non si tratta più di accoglienza. Anzi chi è sulla frontiera, deve essere impegnato a monitorare la situazione e non girarsi dall’altra parte. Se vogliamo aiutare queste persone, è opportuno che capiscano che le regole della convivenza vanno rispettate. Altrimenti il tappo salta e dopo sono dolori per tutti.

Ps: resta chiaro che non siamo stati noi a chiedere l’intervento dell’esercito.

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