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Ritorno al mondo vegetale: San Valentino e ricette afrodisiache medievali

Ecco che è appena passato San Valentino e i suoi festeggiamenti, ma siamo ancora in tempo per onorare gli innamorati, saoprattutto se si indaga sulle origini di questa festa che, come sempre, ha salde radici pagane, i Lupercalia.
I Lupercalia erano una festività romana che si celebrava nei giorni nefasti di febbraio, mese purificatorio ( dal latino ‘februare’ purificare),dal 13 fino al 15 febbraio, in onore del dio Fauno nella sua accezione di Luperco (in latino Lupercus), cioè protettore del bestiame ovino e caprino dall’attacco dei lupi. Secondo Plutarco sembra fossero dei riti di purificazione.

Questo mese era il culmine del periodo invernale nel quale i lupi, affamati, si avvicinavano agli ovili minacciando le greggi, come l’oscurità dell’inverno ancora minaccia la Luce che sta per tornare.Era quindi situata quasi alla fine dell’anno, considerando che i Romani festeggiavano il nuovo anno il 1º marzo. Secondo una leggenda narrata da Ovidio, al tempo di re Romolo vi sarebbe stato un prolungato periodo di sterilità nelle donne. Uomini e donne si recarono perciò in processione fino al bosco sacro di Giunone, ai piedi dell’Esquilino, e qui si prostrarono in atteggiamento di supplica. Seguirono atti di purificazione tramite vessazione e poi rituali di accoppiamento come rituali per la fertilità.
In tutti i riti e le religioni questo mese viene per purificare, e il suo nome lo spiega bene, poiché februare significa purificare, ed è esattamente ciò che accade al nostro corpo attraverso il sistema di difesa della febbre, che bruciando, purifica.In molti culti, questo mese è dedicato alla preparazione per la luce che verrà, la bella stagione e ai suoi frutti e al predisporre al meglio il corpo e la terra per essere fertile. E il digiuno rimane uno dei metodi più diffusi.

Nel 496 papa Gelasio I sostituì i riti per la fertiltà de i Lupercalia con la festa dedicata al protettore degli innamorati, San Valentino. Fu decisa la data del 14 perché San Valentino fungesse da protettore alle donne e agli uomini che il 15 si sarebbero sottoposti alle celebrazioni spesso violente de i Lupercalia., fino a poi soppiantare del tutto questa tradizione pagana.

Da qui in po a Febbraio è rimasta viva esclusivamente questa versione come celebrazionne dell’amore più che della fertilità, ma questa caratteristica è rimasta sempre forte, come testimoniano le numerose ricette afrodisiache, soprattutto dell’epoca medievale.
Grazie all’arrivo delle numerose spezie dall’oriente, le cucine medievali si arricchirono di sapori e profumi capaci di svegliare i bollenti spiriti all’occorrenza. E tra queste ve ne lascerò due da sperimentare.

La prima si chiama Nettare di Noci, e consisteva in gnocchi fatte di noci ammollate nel latte e miele lasciate al sole per tre giorni o in forno tiepido per una notte a cui si aggiungeva poi della cipolla tritata finemente. Si modellavano gnocchi da friggere in strutto e che si diceva dessero le capacità di soddisfare 100 dame. Nell aversione vegetale di andremo a mettere a bagno delle noci in latte di soia per una notte in luogo tiepido, poi andranno appena frullate con un po di cipolla tritata, un po di farina di ceci, sale e pepe; infine fritti in olio di semi.

Poi c’era il cosiddetto Miscuglio di Venere, un miscuglio di spezie perfetto per ogni pietanza dolce o salata, per accendere i sensi. Queste spezie erano pepe, peperoncino, zenzero, cannella,chiodi di garofano e zafferano.
Con questo mix di spezie di possono aromatizzare quelli che si possono definire i cioccolatini medievali, le morsellette d’orzo, ossia delle caramelle dal nome allusivo e lascivo che serviviano ad attirare l’attenzione delle dame. Fatte di semplice zucchero cotto in decotto di orzo, o caffè di orzo solubile odierno, finchè lo zucchero non è sciolto e sobbole a creare il caramello. Si puo aggiungere un pizzico del miscuglio di venere prima di stendere il caramello su un piano freddo, farlo raffreddare e spezzare.

Ecco che avrete il perfetto kit afrodisiaco medievale a vostra disposizione.

Fonti Wikipedia e Tacuinum Medievale
Foto Google Immagini “I demoni del peccato di gola animano il banchetto”, miniatura tratta dal ‘Breviari d’Amor’ (primo quarto del XIV secolo), British Library.

*#TeletruriaGiovani è un nuovo progetto coordinato da Teletruria, nato dalla volontà di dare voce ai giovani. Il team di #TeletruriaGiovani è formato esclusivamente da ragazzi under 40 non giornalisti che, per il gusto di scrivere e per la passione di condividere le loro esperienze, hanno deciso di curare delle rubriche tematiche. I ragazzi sono tutti volontari e scelgono in autonomia i temi su cui scrivere.

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