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AfricaAmica: finisce bene la vicenda del bambino della Sierra Leone

La lunga vicenda del bambino sierraleonese ABU BAKARR BARRIE si è conclusa felicemente con il rientro nel proprio paese, avvenuto il 20 settembre u.s.. Sulla vicenda si registra la nota di Franco Ciavattini, presidente di AfricAmica. “Nato con una grave malformazione congenita ( ano imperforato) che lo avrebbe portato a morte sicura nel giro di pochi mesi, il bambino è stato trasportato urgentemente in Italia nel mese di giugno u.s. – su iniziativa di AFRICAMICA onlus – e ricoverato presso l’Ospedale Pediatrico “ Bambin Gesù” di Roma, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico che di fatto lo ha restituito alla vita. La fase di riabilitazione è stata lunga e complessa, caratterizzata da un ulteriore intervento chirurgico (chiusura della colostomia) e da terapie di “calibrazioni” condotte presso una casa di accoglienza di Roma, sempre in stretta collaborazione con l’ospedale “Bambin Gesù”, che ha dimostrato ancora una volta di essere una vera e propria eccellenza nell’ambito della chirurgia pediatrica. Durante tutto il periodo, la nostra Associazione ha garantito non solo una costante,quotidiana assistenza in favore della madre e del bambino attraverso le proprie “ volontarie “, delle quali una con funzioni di “ mediatrice culturale” ( la madre del bambino è analfabeta), ma si è fatta carico di tutte le spese di viaggio e di permanenza della famiglia, non coperte dall’ospedale. Nell’esprimere la nostra felicità per l’esito favorevole della vicenda, rivolgiamo un caloroso ringraziamento a tutti coloro – e sono tanti – che con il loro sostegno economico hanno concorso a salvare la vita di un bambino di appena nove mesi.

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